Idratazione del gatto: è importante prendersene cura

I fabbisogni idrici del gatto differiscono da quelli del cane. Questo dipende dal fatto che gli antenati del gatto si sono adattati ad ambienti estremi: il gatto domestico discende dal gatto selvatico africano (Felis silvestris libyca) che viveva nel deserto. Le particolari caratteristiche del bilancio idrico del gatto potrebbero quindi essere un adattamento ad un clima secco ed ostile.

Il gatto selvatico riusciva a soddisfare il quotidiano apporto idrico grazie alla predazione, cosa che non avviene con altrettanta facilità quando il gatto vive in appartamento e si alimenta esclusivamente di pet food.

Il gatto domestico è in grado di sopravvivere con minori quantità d’acqua rispetto al cane. Compensa la ridotta assunzione d’acqua producendo urine molto concentrate. Sfortunatamente questa sua peculiarità di specie, associata alla predisposizione genetica tipica di alcune razze, potrebbe portare alla saturazione urinaria e conseguente formazione di cristalli e/o calcoli. Queste situazioni concorrono al verificarsi della diffusa sindrome delle basse vie urinarie del gatto (FLUTD).

La quantità giornaliera di acqua che il gatto dovrebbe assumere ammonta a circa 40-60 millilitri per kg di peso corporeo (1 millilitro per ogni kilocaloria di energia metabolizzabile della dieta). Nella pratica, pertanto, sarebbe raccomandabile avvicinarsi alle caratteristiche di composizione idrica della preda tipo in natura.

 

Il gatto beve a sufficienza?

Per un’alimentazione variegata ed equilibrata si consiglia di associare sempre prodotti umidi e secchi.

L’assunzione di cibo umido presenta numerosi vantaggi, tra cui:

  • Alta appetibilità legata alla presenza di alte quantità di materie prime di origine animale;
  • Aumento dell’apporto idrico giornaliero, particolarmente importante nei gatti in cui si sospetta o si può ragionevolmente prevedere una predisposizione verso malattie o problematiche del tratto urinario.
  • L’alto contenuto d’acqua contribuisce a dare un senso di sazietà riducendo l’assunzione di calorie, aiutando a prevenire problemi di sovrappeso e obesità.
  • Varietà alimentare: in natura il gatto è abituato a cacciare prede sempre diverse, alternando frequentemente tipo di preda. L’ampia scelta di cibi umidi permette al gatto di soddisfare il fabbisogno di tutti i nutrienti essenziali senza rinunciare al gusto.

 

La scelta di un’alimentazione equilibrata

Alcuni cibi umidi sono definiti “alimenti complementari” e ciò significa che se vengono somministrati da soli, non soddisfano il fabbisogno giornaliero di nutrienti. Il modo corretto per evitare carenze o eccessi di nutrienti è quello di associarli sempre ad alimenti completi, rispettando il seguente rapporto: almeno l’85-90% delle kilocalorie giornaliere dovrebbe essere apportato da un alimento completo e la restante parte potrebbe essere apportata da alimenti complementari.

 

Staff veterinario

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