Il gatto: caratteristiche e nutrizione

Sapevi che il 17 febbraio è la giornata nazionale della festa del gatto? Conosciamo meglio le sue particolarità.

Classe: Mammiferi
Ordine: Carnivora
Specie: Felis silvestris
Famiglia: Felidae

Nel mondo esistono un centinaio di razze di gatto domestico sebbene la forma del corpo e le dimensioni siano abbastanza standard sui 4-6 kg di peso. I gatti sono molto agili e scattanti, ciò che contribuisce alla loro elevata mobilità e al loro alto livello di coordinamento è una maggiore elasticità delle strutture legamentose e muscolari. Inoltre, i baffi sul muso (le vibrisse) e la coda sono potenti ricettori tattili e permettono al gatto di muoversi al buio. Le zampe sono ammortizzatori in grado di ridurre l’impatto contro la superficie e se incontrano un pericolo o si arrampicano hanno la capacità di estendere i loro lunghi artigli.

I gatti hanno un ottimo udito e comunicano non solo con il linguaggio vocale, ma principalmente con il linguaggio del corpo attraverso i baffi, le orecchie, la coda e gli occhi.

Con una corretta nutrizione, è possibile migliorare la vitalità, la salute e il benessere del gatto. Proprio per questo, è importante fare attenzione alla qualità dei cibi che vengono somministrati. Uno degli aspetti che evidenzia maggiormente il benessere del gatto è il suo manto: un manto lucido e senza perdite eccessive di pelo è rappresentativo di un buon stato di salute.

Il gatto non riesce a sintetizzare gli amminoacidi essenziali tramite l’assunzione di alimenti di origine vegetale, necessita quindi nella sua alimentazione, di un alto contenuto di carne. In particolare, il metabolismo del gatto non sintetizza da solo la niacina, la vitamina A, la taurina e tra gli acidi grassi, non può trasformare l’acido linoleico in acido arachidonico. Ciò significa che queste sostanze devono essere contenute negli alimenti studiati e bilanciati per i suoi fabbisogni nutrizionali. Inoltre, il suo apparato digerente consiste in uno stomaco piccolo e poco elastico per nutrirsi di tanti piccoli pasti giornalieri.

Il gatto è un predatore che si è evoluto ed ha ereditato dal suo antenato, che viveva in zone desertiche, la capacità spiccata di non sprecare nemmeno un goccio d’acqua contenuto nella preda. Le urine del gatto sono così molto concentrate. In pratica, il gatto beve poco perché non ha l’istinto della sete. Sfortunatamente questa sua peculiarità di specie, associata alla predisposizione genetica tipica di alcune razze o a fattori esterni come la sterilizzazione, potrebbe portare alla saturazione urinaria e conseguente formazione di calcoli renali.

La quantità giornaliera di acqua che il gatto dovrebbe assumere ammonta a circa 40-60 millilitri per kg di peso corporeo (1 millilitro per ogni kilocaloria di energia metabolizzabile della dieta). Inoltre, l’alto contenuto d’acqua contribuisce a dare un senso di sazietà riducendo l’assunzione di calorie e aiutando a prevenire problemi di sovrappeso e obesità.

I cibi secchi contengono circa il 10% di acqua, i cibi semi-umidi ne contengono circa il 20-30% e i cibi umidi circa il 70-80%. Per un’alimentazione bilanciata, equilibrata e variegata, che favorisca il benessere del gatto, si consiglia di associare sempre cibi umidi, semi-umidi (come gli snack) e secchi, per incrementare l’assunzione idrica.

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